“Dell’Agordino. Cenni storici, statistici, naturali”

“Dell’Agordino. Cenni storici, statistici, naturali”

“Dell’Agordino. Cenni storici, statistici, naturali”; è il titolo dell’opuscolo rieditato dalla Parrocchia di san Floriano in Rivamonte, quale preziosa occasione per promuovere la cultura attraverso le radici storiche, collegato all’uscita natalizia del bollettino “Le Campane del Pói”. L’interessante pubblicazione, di 74 pagine, riscoperta nei meandri d’archivio dall’appassionato di storia locale Giuliano Laveder, è stata presentata nel pomeriggio di domenica scorsa, 1 dicembre, nella sala-cinema della Casa della Gioventù di Rivamonte, con l’intervento della consigliera regionale, Silvia Cestaro e del parroco di Rivamonte don Fabiano Del Favero.

Si tratta di un omaggio, datato 1858, che alcuni sacerdoti allora operanti nella Conca agordina, fecero al conte Alessandro abate Fullini, in occasione della sua partenza da Arcidiacono di Agordo per divenire Canonico della Cattedrale di Belluno, “in segno di animo riverente e grato”.
La pubblicazione (già ristampata nel 1972 da Nuovi Sentieri di Bepi Pellegrinon, assieme ad altri due preziosi saggi dello storico don Pietro Mugna) offre ai lettori uno sguardo appassionato circa la storia, la geografia e gli usi della Conca agordina ma non solo, perché grazie alle ricerche condotte dai vari autori, le cui iniziali sono riportate nel frontespizio, offre altresì uno spaccato circa l’uso linguistico nella forma narrativa dell’epoca.

In un clima familiare, la partecipata platea ha potuto cogliere alcune sottolineature del testo offerte dalla consigliera regionale, dopo il saluto introduttivo rivolto dal parroco.
Presente il curatore di questa ricerca storica, Giuliano Laveder, la panoramica offerta da Silvia Cestaro ha evidenziato il ruolo chiave dei sacerdoti, la riconoscenza per figure profetiche dalla notevole intuizione come i fratelli Luciani di Forno di Canale o don Antonio Della Lucia di Frassené. Non ha mancato di richiamare il passaggio affatto semplice dai religiosi agli insegnanti laici, così da accompagnare la formazione culturale di base dei valligiani. Insomma, un pomeriggio dal sapore antico considerate le radici del testo, ma fresco per lo sguardo che offre.

«È stato un pomeriggio all’insegna degli sguardi», il commento di don Fabiano, «di sguardi fra le persone convenute da vari paesi della Conca, sguardi rivolti verso la consigliera Silvia Cestaro, che con delicatezza e passione ha tratteggiato la narrazione del riedito opuscolo “Cenni storici”;, a sua volta sguardo di alcuni sacerdoti operanti in Agordino che nel 1858 vollero rendere omaggio al partente Arcidiacono di Agordo, il Conte Alessandro Fullini». «Un’opera», conclude il parroco, «di approfondimento storico che ci viene offerta attraverso gli occhi di uomini che hanno senza dubbio “abitato e vissuto” il loro tempo nel particolare e delicato servizio».

Per gli appassionati, ci si può rivolgere alla Parrocchia di Rivamonte per ottenere l’opuscolo.

Loris Santomaso