…è iniziato in un clima di familiarità, il ricco pomeriggio frassenese in occasione del bicentenario della nascita di don Antonio Della Lucia, poliedrica figura di uomo e sacerdote, nato e battezzato il 16 maggio 1824 in quel di Frassenè, presso il battistero che nella giornata esatta è stato reso accessibile ai fedeli ed agli appassionati. E proprio il 16 maggio ha quindi avuto inizio il ricco programma celebrativo a cura della Fondazione papa Luciani e del Comitato promotore.
In prima battuta, la celebrazione della Messa nella parrocchiale “nuova” presieduta dal vescovo diocesano e concelebrata da don Riccardo Parissenti – originario proprio di Frassenè -, il novello sacerdote don Andrea Canal e don Luigi Canal, a servizio di Cencenighe e s. Tomaso. Nel saluto iniziale rivolto dal parroco don Fabiano, il sacerdote ha voluto riprendere due tratti che la figura di don Antonio gli ha richiamato. In prima battuta ha ricordato come, approssimandosi all’ordinazione, egli abbia sperimentato una sorta di orgoglio misto ad onore nell’entrare a far parte della grande famiglia dei preti che in questo territorio bellunese tanto si sono spesi e continuano a spendersi in dedizione, generosità, competenza e santità di vita. Riconoscendo così il sacerdote frassenese esempio di tutto ciò. In secondo luogo, ha voluto salutare “con familisarità” tutti i convenuti, proprio perchè nella Chiesa ci si riconosce insieme in cammino, come dimostrato dalle varie presenze anche dalle altre comunità del Pói.
Il vescovo Renato, nella sua omelia, ha ripreso dalla prima lettura la dimensione della testimonianza, qualche segno concreto di un’attenzione reciproca che può portare a custodire a vicenda l’esperienza umana e di fede delle comunità, anche le più piccole, come don Antonio ci attesta. Tratteggiando la sua esperienza umana e sacerdotale, ha voluto rimarcare come il Vangelo possa illuminare le scelte del quotidiano, anche in una chiave di lettura proiettata verso l’altro.
Il pomeriggio è poi proseguito presso l’ex scuola “P. Mosca”, dove il dott. Loris Serafini, introdotto con maestria da Loris Santomaso e sostenuto da intermezzi musicali al violino molto apprezzati – ha offerto ai convenuti un’interessante panoramica circa l’azione pastorale e sociale di don Antonio. Grazie alle competenti ricerche in merito, il dott. Serafini ha potuto curare un’opera significativa circa il vissuto di don Della Lucia ed il panoramica storico, culturale e religioso in cui ebbe a prestare il proprio ministero. La fondazione della prima latteria sociale nel 1872 rappresenta senza dubbio un unicum, ma è frutto di uno sguardo ben più ampio del sacerdote arciprete di Forno di Canale, oggi Canale d’Agordo.
Al termine, quale degna conclusione, la proposta di una selezione proprio di formaggi offerta dalla Latteria di Vallata di Toccol.