Nel corso di questa settimana che sta andando concludendosi, nel massimo rispetto delle disposizioni in materia di reciproca tutela, si sono tenuti due importanti incontri per la vita ed il cammino delle nostre comunità cristiane del Pói.
Lunedì 19 ottobre, alle ore 20, presso il cinema della Casa della Gioventù di Riva si è incontrato il Consiglio Pastorale Unitario, per la prima volta dall’ultima convocazione, tenutasi il 29 gennaio scorso. E’ stata occasione preziosa e feconda non solo per poterci riconoscere e salutare di persona, ma anche per condividere impressioni e fatiche del periodo che ci siamo lasciati alle spalle e che ancora chiede un’attenzione particolare. Considerato il singolare tempo, non era il caso di prendere o valutare decisioni, ma ci siamo lasciati guidare ed accompagnare dagli Orientamenti pastorali che il Vescovo Renato insieme ai vari organismi di partecipazione ha consegnato all’interna nostra diocesi di Belluno – Feltre. In allegato, trovate anche il verbale dell’incontro: vuole essere un modo per condividere ciò che ci siamo detti reciprocamente.
Giovedì 22 ottobre, alle ore 20, presso la sala Bernardetta sempre della Casa della Gioventù, si è ritrovato invece il gruppo dei catechisti. Anche questa voleva essere occasione per riprendere le fila dopo l’interruzione brusca e sofferta del cammino catechistico nel corso dell’anno pastorale 2019/2020. In programma vi era la celebrazione della Prima Confessione a Tiser, il 15 marzo…dalla dichiarazione della quarantena generale, tutto si è evidentemente fermato. Il parroco ha desiderato ascoltare i catechisti e le loro esperienze, manifestando come spesso vi sia una sorta di “scollamento” fra gli sforzi che vengono compiuti in ambito catechistico ed il sostegno della famiglia. Il catechismo non dovrebbe essere un’esperienza che si “deve” fare, bensì che si “desidera” vivere, sentendo e riconoscendo come in questa azione siano coinvolti i catechisti a nome delle comunità, ma anche e in primo luogo le famiglie dei nostri bambini e ragazzi. Per questo motivo, don Fabiano ha posto l’interrogativo diretto e forte circa la validità della proposta. I catechisti, pur condividendo le preoccupazioni del parroco, hanno rimarcato come il tempo dedicato al catechismo abbia, per le nostre piccole comunità, una doppia valenza: quella dell’incontro e quella dell’annuncio. Per questo motivo, “tirare i remi in barca” potrebbe risultare veramente deleterio. Nel confronto, considerato il tempo particolare che stiamo vivendo, è stato deciso di mantenere tutto “sospeso” perlomeno fino alla fine di gennaio. Rimane però chiaro e ribadito da don Fabiano l’invito rivolto ad ogni fascia delle nostre comunità alla partecipazione alla S. Messa domenicale, che è l’apice della vita comunitaria. Vi sarebbe anche la necessità di una riflessione circa la celebrazione della Prima Comunione nella primavera del 2021, ma sarà da valutare in base all’andamento dell’epidemia.