Chi decide quando far germogliare il seme? Che frutto darà la pianta? Vedete, l’animatore è simile ad un arboscello, verde per l’età ma ricco, folto di rami. E così che la Casa della Gioventù di Rivamonte, per tre giorni – dal 27 al 29 dicembre – è diventata nostro terreno fertile, con l’occhio vigile ma anche svagato del giardiniere don Fabiano, per far crescere rami che un giorno daranno buoni frutti, ma anche per potare i rami secchi di ciascuno di noi, perchè in fondo in fondo, abbiamo ancora molto da imparare.
A tal proposito, Stefano Masini, ci ha illustrato parte della sua esperienza da assistente sociale in Agordino, carica sia di difficoltà sia di umanità e fratellanza; sono proprio questi i semi che Stefano ci ha lasciato, fiducioso che un giorno cresceranno in noi gli stessi frutti del suo lavoro. Non sono sicuramente mancati momenti di convivialità e ricreazione fra di noi, giusto per citarne un paio: una bruschettata il 28 sera, il racconto del viaggio in Terra Santa delle nostre parrocchie e ancora un interessante quanto incantevole scambio di regali fra animatori!
Comunque, ciò che conta davvero, è come ciascuno di noi il 29 sera è ritornato a casa: con un’immagine chiara, lucida e unica di questo nostro meraviglioso giardino. “Mostrami il tuo giardino e ti dirò cosa sei” , il nostro è uno spazio unico, formato da giovani virgulti, tutti originali, che presto o tardi daranno frutti, buoni frutti, e quando questo accadrà sarà anche grazie a questo terreno fertile, grazie alle giornate a Riva.
il gruppo degli animatori