In occasione della Giornata per la Vita, la cui festa era programmata a Gosaldo con tutti i bambini battezzati nel corso del 2018 ed i bambini e ragazzi del catechismo per tutte le nostre comunità e poi rinviata a motivo della notevole nevicata, il parroco ha valutato di annunciare alle comunità alcune scelte fatte dal Consiglio Pastorale Unitario che diverranno concrete in occasione delle prossime celebrazioni pasquali. Pubblichiamo di seguito il testo.
“Carissimi parrocchiani tutti,
nella giornata odierna, la Chiesa italiana ci invita a coltivare un atteggiamento di profonda gratitudine verso il Creatore per quel dono che ci accomuna tutti: la chiamata all’esistenza! Personalmente, vivo con intima e profonda gioia la Festa della Vita che da alcuni anni ci convoca in modo particolare nella bella ed imponente chiesa di Gosaldo: cogliete gli sguardi dei genitori dei bambini che hanno ricevuto il sacramento del battesimo, sorridete ai bambini e ragazzi che si stanno aprendo alla vita, siate accanto a quei genitori che stanno vedendo i propri figli crescere, riconoscendosi a volte interpellati da istante “toste”, significative…tutto ciò è volto delle nostre comunità cristiane, è quel “presente” nel quale poter coltivare i germi di santità affidati a tutti ed a ciascuno, a questa porzione di popolo santo di Dio che abita il nostro splendido territorio. Colgo l’occasione di questa Giornata per consegnare alle nostre comunità un’altra, per certi versi inaspettata, istanza di vita che è emersa dal Consiglio Pastorale Unitario, riunitosi il 17 gennaio scorso.
Costituendo questo organismo di corresponsabilità in risposta alle indicazioni diocesane, abbiamo vissuto un nuovo tempo in cui prendere coscienza come il parroco sia chiamato, in virtù del proprio mandato, ad essere guida, a presiedere la comunità riunita in preghiera, all’annuncio del Vangelo nelle molteplici sfumature del cammino parrocchiale. Ma non sia il solo! La presenza del Consiglio Pastorale nella forma inusuale e stimolante della sua connotazione unitaria per tutte e cinque le comunità sorelle, vuole essere sguardo a quello che stiamo vivendo oggi, ma anche segno concreto di profezia, cogliendo l’orizzonte verso il quale stiamo camminando. Il che, a livello di Chiesa locale, significa scoprire nuove vie di collaborazione fra comunità vicine affidate alla cura di un solo prete. I numeri sono l’eterno discriminante per le nostre realtà, ma possono divenire strada per scelte capaci di guardare al futuro. In questo ci parlano le esperienze di diocesi a noi vicine, senza dubbio. Ebbene, in quest’ottica, in seno al Consiglio pastorale, abbiamo valutato l’opportunità di compiere alcune scelte capaci di garantire un’assemblea più variegata e segno tangibile di popolo in cammino per quel che riguarda il Triduo pasquale, cuore dell’anno liturgico e fulcro dell’esistenza cristiana. E’ un secondo passo, dopo la decisione di proporre un’unica celebrazione di Prima Comunione per tutte e cinque le nostre comunità. Non stiamo cedendo sotto impulsi estranei, non stiamo “mollando” perché siamo pochi, stiamo provando a guardare oltre, consci del particolare tempo che siamo chiamati ad abitare! In vista della Pasqua 2019 verranno proposte due sole celebrazioni del giovedì e venerdì santo, in diverse fasce orarie: una a Tiser ed una a Voltago, cercando di venire incontro anche geograficamente alle diverse nostre realtà. La solenne Veglia pasquale la vivremo tutti insieme nella chiesa di Frassenè (scelta per estrazione). Il giorno seguente, le Ss. Messe di Pasqua si celebreranno nelle altre chiese parrocchiali esclusa Frassenè, che già ha avuto quella della notte di Pasqua. Il numero preoccupante del calo di sacerdoti ci invita a percorrere cammini nuovi attraverso i quali far affidamento sulle “sole” nostre forze, ma questo non dev’essere il motivo preminente. La scelta è invece quella di costruire un nuovo volto di comunità e di comunione reciproca, sfida ben più grande che ha bisogno di tanta, tanta preghiera e dell’immancabile carità fraterna. Ce la faremo? Con la grazia di Dio e la nostra buona volontà, sono convinto di sì!
Il vostro parroco don Fabiano“