È morto don Flavio Del Longo

È morto don Flavio Del Longo

Si è spento nel pomeriggio di oggi, 16 settembre, in ospedale a Feltre dove era ricoverato da alcuni giorni, don Flavio Del Longo. Nato a Valle di Cadore il 18 novembre 1932, era stato ordinato presbitero in Cattedrale a Belluno il 3 luglio 1960, assieme a don Attilio Giacobbi, don Sergio Sacco e don Rinaldo Sommacal. Insieme a loro aveva raggiunto i sessant’anni di sacerdozio.

I primi incarichi di ministero lo videro vicario cooperatore a Calalzo di Cadore (1960-1961), poi a Canale d’Agordo (1961-1962): «Il vescovo Giuseppe Andrich – raccontano – lo ricordava quale suo cappellano a Canale agli anni di mons. Bramezza e don Flavio stesso ricordava le sue trasferte in Val di Gares in bicicletta». Fu quindi vicario a Limana (1962-1964) e a Pieve di Cadore (1964-1966). Dal 1966 al 1978 fu parroco a Costalta in Comelico, per poi divenire parroco di Lamosano dal 1978 al 1992.

Fu poi parroco di Tai di Cadore, dove rimase per ben 21 anni, dal 1992 al 2013; dal 1997 al 2013 curò anche la comunità di Nebbiù. «Un aspetto particolare del ministero di don Flavio – ci scrive don Fabiano Del Favero – è stata la grande umanità manifestata verso gli ammalati e gli anziani. Nei suoi anni di ministero a Tai e Nebbiù tutte le sere – dico tutte! – andava in ospedale a Pieve in visita». Negli ultimi anni del suo ministero nelle due comunità don Flavio ha avuto la gioia di poter accompagnare all’altaredue preti, don Fabiano Del Favero nel 2009 e don Alessandro Coletti, ordinato nel 2013, un anno dopo il suo ritiro. Essi hanno voluto scrivere un ricordo del loro parroco (vedi sotto). Ritiratosi dal ministero attivo per ragioni di salute, passò gli ultimi anni a Pedavena nella casa “P. Kolbe”.

Le esequie saranno celebrate venerdì 18 settembre alle ore 14.30 nella chiesa pievanale di Valle di Cadore. La salma verrà quindi tumulata nel cimitero di Nebbiù.

Requiescat in pace.

 

IN MEMORIA

 

“Ricordo bene l’espressione di un compagno di ordinazione, un giorno, in Seminario: ‘Guarda che non siamo mica cresciuti tutti in canonica come te!’. L’espressione a mo’ di battuta penso dica tutto degli anni trascorsi accanto al mio parroco don Flavio: con lui ho iniziato le superiori, con lui son entrato in Seminario, con lui son diventato prete, e lui avevo accanto il 29 settembre 2013, quando sono giunto per la prima volta da parroco qui a Rivamonte. Anche in quell’occasione, pur nella mitezza disarmante del tratto e nella bontà d’animo, in modo risoluto ha insistito con il fratello perché lo accompagnasse a vedere dove fossi stato inviato. Se ne andò col sorriso, contento di avermi lasciato in ottime mani…l’aveva percepito! Con lui oggi vivo la gioia del suo incontro col Risorto dopo 60 anni di sacerdozio (ricordati insieme ad alcuni fratelli nella Messa nel giorno esatto, il 03 luglio scorso), mentre le lacrime accompagnano questo mio scrivere. Gli aneddoti si rincorrono, gli episodi nei quali mi è stato maestro e padre, le battute ed i suoi silenzi talvolta difficili da interpretare…un grande gesuita che è stato altrettanto fondamentale nella mia formazione, p. Piersandro Vanzan, che di lui aveva sincera e fraterna stima e con lui si spostava a volte facendo “coppia” in quel pandino blu che tanto ha sfrecciato su e giù per il Cadore, una volta ebbe a dirmi, lui docente all’università Gregoriana: ‘Ricorda, Fabiano, che il miglior corso per il tuo essere prete un domani è quello col tuo parroco’. Aveva ragione.”

don Fabiano Del Favero

 

“Caro don Flavio, hai finito la tua esistenza qui sulla terra. Ora puoi incontrare quel Dio che hai servito con amore e fedeltà per tutta la vita e per 60 anni come sacerdote. In un mondo tanto rumoroso e chiassoso sei passato in silenzio, senza fare rumore, ma lasciando un segno profondo in tantissime persone che hai conosciuto e avvicinato. Grazie per la tua umanità e il tuo esempio. Grazie per quello che hai fatto negli oltre 20 anni trascorsi a Tai come Parroco. Grazie per la sensibilità con cui ha saputo vivere il tuo essere pastore. Grazie per quel sorriso che sapeva esprimere, più di tante parole la bellezza dell’essere prete e del dire quotidianamente il proprio sì al Signore. Da lassù, caro don Flavio, prega per noi e per le Comunità che hai servito.”

don Alessandro Coletti


Fonte: www.chiesabellunofeltre.it