Il quotidiano nazionale “Avvenire”, nella giornata del 14 agosto a firma di Filippo Rizzi, offriva ai lettori un’ampia digressione storico – teologica circa la solennità dell’Assunzione di Maria in Cielo.
Desideriamo riprenderla in parte su questo nostro sito, così da suggerire qualche spunto interessante per la riflessione personale e mantenendoci nel solco della festa che la comunità di Voltago ha vissuto anche quest’anno, con tutti gli accorgimenti necessari per il periodo che stiamo vivendo. La collaborazione di molti ha offerto la possibilità di celebrare la s. Messa sulla piazza, dalla quale si è poi snodata la tradizionale processione lungo via Roma, venendo poi accolta al suono di campanella in quel di Contura.
La presenza anche di alcune realtà del nostro variegato territorio ha contribuito a rendere particolare questa celebrazione così significativa per i voltaghesi ed i numerosi ospiti che raggiungono la comunità in questo periodo dell’anno.
«L’Immacolata Madre sempre Vergine Maria terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». È la frase simbolo quasi il manifesto programmatico della Costituzione apostolica Munificentissimus Deus con cui il venerabile Pio XII il primo novembre di quasi settant’anni fa – era il 1950 durante l’Anno Santo– proclamò il dogma dell’Assunta. Una bolla quella di papa Pacelli che ci riconduce alla solennità di oggi l’Assunzione della Vergine in cielo – da sempre celebrata nella Chiesa di Roma come in quelle di Oriente – il 15 agosto di ogni anno. Un documento e una pietra miliare del magistero del Vescovo di Roma che ha posto per sempre il sigillo sull’ultimo dogma mariano della Chiesa cattolica dopo quello del Concilio di Efeso del 431 in cui venne dichiarata «Maria Madre di Dio» e quello della bolla del beato Pio IX del 1854 Ineffabilis Deus con cui la Vergine venne proclamata «Immacolata concezione». Una solennità dunque quella dell’Assunta che ha radici antiche, si perde nella notte dei tempi ed è fissata nel calendario ogni 15 agosto. «Questo dipende in parte anche dal fatto che nella tradizione ebraica si commemora, a metà di agosto, la “festa delle capanne” che per la cultura giudaica è un modo per ricordare i morti e la risurrezione dei corpi proprio come ci indica la festa dell’Assunta a noi cattolici…».