E’ sufficiente scorrere i bollettini parrocchiali di Rivamonte – conservati con cura dal 1956 ad oggi – per ritrovare spesso un volto familiare che oggi vorremmo ricordare con affetto: mons. Lino Mottes, nato il 29 marzo 1930 proprio a Rivamonte, “sora i Zei”.
Una cifra significativa risuona oggi nella vivace memoria, che mai ha scordato il profondo legame con la propria comunità, seppur allentatosi a motivo delle distanze e delle primavere, pur portate in modo arzillo: novanta!
Eh sì: una tappa significativa, un ministero sacerdotale variegato, che lo ha portato fra l’altro ad essere per ben 32 anni Arcidiacono di Agordo, punto di riferimento per l’intera nostra Conca.
Le due foto scelte (una in testa all’articolo e una in fondo) raccontano le significative tappe sacerdotali: nel 2013 a Riva insieme al Coro parrocchiale per festeggiare il suo 60esimo di sacerdozio e nel 2019 insieme ai familiari a Zermen di Feltre per ricordare il 65esimo.
Don Lino è il segno di come e quanto la comunità di Rivamonte sia stata capace di generare, nel corso del Novecento, vari figli alla vita sacerdotale e religiosa. Non possiamo non ricordare, insieme a lui, anche don Giuseppe Pedandola, missionario per tutta la vita ed ora presenza significativa nella comunità di Cortina d’Ampezzo, che il 25 marzo scorso ha festeggiato il proprio compleanno.Invochiamo il “Signore della messe” perchè continui a chiamare giovani alla vista sacerdotale e religiosa…non prendendoli chissà dove, ma in mezzo a noi, alla nostra gente, che ben conosce lo spirito di dedizione e di attenzione al prossimo.
Auguri, don Lino, di ogni bene!