Sentir nominare il vescovo Pietro Brollo, richiama a tutti noi occasioni di scambio, di incontro, celebrazioni e momenti di festa. Io stesso, nelle comunità in mezzo alle quali ora vivo, molte volte l’ho sentito ricordare con affetto sincero e quella gratitudine che contraddistingue il tratto della nostra gente.
Anche con episodi simpatici e di “fraternità montanara”, come sentito richiamare alcuni mesi fa a Voltago oppure le occasioni celebrative alle quali una volta un parrocchiano di Riva ebbe ad invitare il vescovo Pietro “a saià i nosi gnok” in occasione della festa di s. Antonio.
Scorrere una biografia, significa fare tesoro di date che rappresentano tappe.
Il nostro ricordo per il vescovo Pietro credo voglia affiorare dal cuore, fissando ancora una volta il nostro vissuto di ogni giorno in quel suo sguardo dagli occhi azzurri che ti facevano sentire ascoltato ed amato. Se oggi sono prete – e direi prete contento – lo devo anche al vescovo Pietro!
Nel nostro ultimo incontro, due anni fa, in casa a Tolmezzo con la discreta e fedele vicinanza della sorella Pia, mi ha chiesto dell’Agordino, dei confratelli sacerdoti, passando in rassegna luoghi e volti. Era l’atteggiamento di colui che non solo ci ha conosciuto, ma prima di tutto amati. Lo comunicava col timbro della voce e con gli occhi, quando ricordava la nostra diocesi di Belluno – Feltre.
Nelle occasioni in cui raggiungeva ancora Belluno o qualche luogo particolare, mi ha sempre colpito la calda accoglienza che riceveva dalle persone che gli si avvicinavano per salutarlo. Sì, il cuore riconosce…sempre! Anche quando le parole risultano limitate…grazie, vescovo Pietro!
Sabato 14 dicembre prossimo, alle ore 10.00 in Cattedrale a Belluno, i fedeli delle nostre comunità insieme al presbiterio, religiosi e diaconi sono invitati ad una celebrazione di suffragio presieduta dal vescovo Renato.