E’ questa l’immagine ripresa dal nostro parroco all’inizio della celebrazione della Cresima tenutasi domenica 24 novembre nella chiesa parrocchiale di Gosaldo, indirizzando il saluto al vescovo Renato.
Sì, perchè per la prima volta nella storia delle nostre comunità si è vissuta una liturgia come questa: i cresimandi erano volto di ogni nostra realtà, oltre che delle proprie famiglie che li hanno accompagnati sin qua.
“E’ dura – don Renato – ha rimarcato don Fabiano. Il cammino insieme chiede energie e sforzi inaspettati. Ma oggi sono contento: per questi nostri ragazzi che spero possano diventare non buoni o bravi cristiani, bensì “cristiani pensanti” per poter vivere col Signore Gesù una relazione vera e viva. Contento per ciò che questa nostra celebrazione rappresenta. E contento anche per il tempo meteorologico che oggi trova, che manifesta le fragilità del nostro territorio. Proprio per questo credo che queste nostre comunità abbiano il diritto a non sentirsi dimenticate…non mi riferisco al mondo civile, bensì all’attenzione della Chiesa. Ed oggi, il suo essere qui in mezzo a noi, riprende proprio questo sguardo verso il nostro cammino: grazie!”.
Venticinque i ragazzi che hanno ricevuto il dono dello Spirito Santo, quattro le catechiste coinvolte, l’animazione liturgica del coro di Gosaldo con alcune voce dei cori di Rivamonte e Voltago. Una multiforme varietà di volti…sì, con questa celebrazione, un altro passo è stato compiuto per dare volto e concretezza al nostro “guardarci” fra comunità sorelle.