Da ormai 44 anni, grazie all’intuizione ed alla sensibilità cristiana ed umana dell’allora Arcidiacono di Agordo mons. De Bernard e di Salvatore Santomaso, l’ultima domenica di ottobre è tradizionalmente legata al ricordo ed alla preghiera di suffragio per i Caduti sulle nostre montagne.
La celebrazione si tiene sempre nell’imponente chiesa arcidiaconale di Agordo, sostenuta nel canto dalla bravura toccante del Coro Agordo diretto dalla “voltaghese trapiantata a Taibon” Roberta Conedera.
In seguito alla sua recente nomina a vicario foraneo per l’Agordino e Livinallongo, quest’anno la Messa è stata presieduta dal nostro parroco don Fabiano.
Lo sguardo rivolto fin dall’inizio ai familiari, ma anche ai soccorritori ed appassionati della montagna, ha fatto sì che la celebrazione potesse realmente parlare al cuore di tutti, volgendo insieme uno sguardo di speranza autenticamente cristiana. L’officiante ha voluto far risuonare un verbo, nel corso della sua omelia: “fermarsi”. Certo, per fare memoria, certo per lasciar affiorare i sentimenti che albergano nel più profondo del nostro cuore, ma anche per poter riconoscere il nostro “andare verso Dio, pur stando fisicamente fermi come il pubblicano”, richiamando così il brano evangelico proposto dalla liturgia.
Toccante è stato certamente l’ascolto degli oltre centoquaranta nomi di persone che hanno compiuto la “grande ascesa”, così come la consegna, al momento dell’offertorio, della corda da scalata. Senza dubbio, domenica sera, un altro prezioso tassello nella storia umana e cristiana della nostra vallata è stato posto.