Chi, nella Conca, dovesse sentir parlare di “campeggi”, senza dubbio potrebbe citare dei volti familiari di preti o animatori che – in oltre quarant’anni di storia – hanno fatto la differenza per numerosi bambini e giovani nel corso dell’estate.
Tiser, Goima, Stabie, Copada, Gosaldo…sono tutte località che per alcuni di noi significano giornate trascorse in allegria, con un pizzico di fatica, ma soprattutto occasioni uniche per conoscere altre persone e stringere nuove amicizie.
Questo per quel che concerne i “fruitori” della proposta…poi vi è l’altra faccia della medaglia, data dai tanti animatori o educatori che dir si voglia (nella foto), che hanno fatto la differenza nel corso degli anni, sperimentando una dimensione unica di servizio e prossimità ai fratelli più giovani. “Campeggi” significa richiamare alla memoria i tanti sacerdoti che si sono succeduti in questa proposta, assumendosi responsabilità che al giorno d’oggi le gambe le fanno decisamente tremare un poco. Dal suo arrivo in Agordino, il nostro don ha preso in carico l’iniziativa dal suo predecessore ed ecco come, nell’estate 2019, egli abbia raggiunto il decimo anno ininterrotto di questa proposta in mezzo a noi, pur cambiando le modalità di servizio e presenza in mezzo a noi.
Il bilancio per l’estate 2019? Non può che essere positivo! Visti i numeri e le iscrizioni chiusesi nel giro di due giorni, visti gli animatori che si sono dedicati a tempo pieno ai ragazzi prima delle elementari e poi delle medie, vista la presenza fissa delle cuoche e la turnazione di circa una quarantina di persone che si sono rese presenti ad ogni pasto, due alla volta. L’estate agordina è anche questa, per numerose nostre comunità: proposte per i ragazzi, dove poter crescere ed affinare la propria umanità stando insieme agli altri…e vi pare poco?